OIL=POWER

Cercare di spiegare, rispiegare, ririspiegare, ririririspiegare uno stesso concetto, può essere una prassi alquanto noiosa, senza dimenticare che se tra il pubblico c'è qualche affezionato che ha già sentito tutta la tiritera sul petrolio e le compagni petrolifere, è più che scontato un: "E sempre le stesse cose ripeti?".


Ebbene, CritiCAttiva vuole oggi fornire uno strumento per facilitare la didattica, un agevole gioco che eviterà le innumerevoli spiegazioni delle spiegazioni su cui si basa il mercato energetico globale. 
Forse questa lezione potrà sembrare un po' superficiale o sommaria agli addetti ai lavori, ma come è prassi della neonata rubrica Metodologie di Studio, l'intento è solo fornire delle basi nella speranza che la curiosità faccia il resto.

Prima di lasciarvi alla lezione del giorno, desidererei spendere solo due parole su Molleindustria.it, troppo ristrette le informazioni su wikipedia a tal proposito, soprattutto viene completamente obliata la vicenda legata ad un altro storico gioco di Molleindustria: operazione pretofilia. Nel sito viene riportato uno stralcio dell'articolo apparso su La Stampa, forse ultimo ricordo di una dura battaglia vinta contro un potere troppo più forte di un gruppo di indipendenti.
In definitiva è un progetto da tenere costantemente sottocchio, che coniuga innovatività e libertà di espressione, e ci ricorda che l'ultimo posto dove ancora è possibile fare satira, è la rete.

Comunicato del WWF Gioia - Acquaviva - Santeramo

Riportiamo di seguito un comunicato del WWF di Gioia del Colle che riteniamo molto significativo, una dichiarazione del modus operandi di un'associazione che sul territorio locale ha il diritto di essere considerata un modello esemplare per l'impegno e la coerenza.
A tal proposito, CritiCAttiva approfitta dell'occasione per rinnovare il sostegno ai ragazzi del WWF.





L' ultimo comunicato stampa, della nostra Associazione in merito al randagismo, si concludeva sottolineando che la messa in evidenza di alcune criticità legate al provvedimento adottato per arginare il fenomeno e alla sua attuazione, che allora era appena agli inizi, veniva fatta con la volontà esplicita di fornire suggerimenti e non certo di sollevare polemiche, oltre che ribadendo testualmente, " la nostra volontà di collaborare serenamente con le istituzioni e i professionisti interessati, affinché il provvedimento possa essere messo in atto nel migliore dei modi possibile, nel rispetto assoluto degli animali e delle persone."

A distanza di un mese circa dalla stesura di quel comunicato non possiamo far altro che prendere atto del fatto che la fruttuosa e serena collaborazione che auspicavamo , così come tra l'altro era emerso in sede di presentazione del provvedimento alla cittadinanza, fra i professionisti, le istituzioni coinvolte e la nostra Associazione,  di fatto non sussiste più e non certo per nostra volontà.

Le motivazioni che ci inducono ad affermarlo partono dalla constatazione che il nostro supporto alla messa in atto del provvedimento, è sempre stato visto quasi come un' intrusione, un' ingerenza in affari privati, e quando  è stato fatto presente, che in questa questione, di privato non c'è niente, né i fondi stanziati, ne gli animali oggetto dell'intervento, ci è stato risposto sbraitando dal Consigliere PDL delegato, nonché funzionario ASL, di toglierci letteralmente " dalle p…."

Poco prima che partisse il provvedimento, ci eravamo impegnati a realizzare, col contributo determinante e prezioso, di altri volontari cinofili e cittadini esterni all'Associazione, un'anagrafe canina ufficiosa e dettagliatissima, che potesse fungere  da guida e da supporto per l'individuazione, l'accalappiamento dei cani e per la realizzazione del medesimo documento in versione ufficiale, così come contemplato nella delibera.

Di quel documento, non è stato minimamente tenuto conto, se non forse per andare " a caccia" di quei cani, che pensavano sfuggiti alla nostra attenzione. Lo dimostra il fatto, che nei sopralluoghi effettuati dalla ASL, in quelle zone dove si concentrano due o più cani, la medesima istituzione, si è preoccupata in più occasioni di chiedere alla gente del posto, se noi volontari fossimo a conoscenza della presenza dei cani in quei luoghi. Probabilmente pensando a soluzioni "alternative", come quelle lasciate intendere dal consigliere del PDL che segue la questione, in sede di riunione di sindaci, convocata il 14 ottobre presso il Comune, per affrontare il problema randagismo insieme agli amministratori dei paesi limitrofi. In quella sede, il medesimo consigliere espose all'uditorio che, in virtù delle difficoltà che si sarebbero riscontrate nell'accalappiare e sterilizzare cani inselvatichiti, oltre che nel  risolvere una volta per tutte, il problema dei randagi nelle  campagne, sarebbe stato utile procedere con soluzioni alternative, appunto, da discutere e concordare in sedi private.

Cogliamo l'occasione per ricordare che le linee guida per la risoluzione del randagismo sono già state approntate e inserite nelle leggi nazionali e regionali  che regolano la materia, per cui ogni altro provvedimento concordato in "sedi private", risulterà non solo superfluo, ma illegale se non si atterrà alle vigenti disposizioni di legge. Ci preme ricordare inoltre che l' uccisione di cani e gatti, con qualunque mezzo è punita con l' arresto fino a due anni, oltre che con sanzioni pecuniarie che possono superare i 15.000 euro.

Avevamo chiesto la possibilità, di affiancare accalappiatore, veterinario ASL,  e teoricamente anche i vigili urbani, che avrebbero dovuto essere presenti, nella fase di cattura, per poter  indicare cani eventualmente già sterilizzati e microchippati privatamente, risparmiare tempo e traumi all'animale, laddove si trattasse di cani restii all'accalappiamento, ma con cui volontari avessero un rapporto di conoscenza e fiducia, registrare di volta in volta il numero di microchip e prendere nota di quanti e quali cani fossero  sterilizzati e registrati.

 Tuttavia il nostro registrare date, riferimenti anagrafici e fotografare i cani  ha suscitato un certo nervosismo tra veterinari e funzionari ASL, di fronte ad esempio a richieste di informazioni più dettagliate su fantomatici "cani di quartiere" ( o di appartamento?) cui era stata data precedenza e a cui non siamo ancora riusciti a risalire; o quando presentandoci di sorpresa di fronte all'ambulatorio interessato, in un giorno di accalappiamento, il veterinario della ASL che giungeva in quel momento con il furgoncino dell'accalappiatore, ha trovato un escamotage per allontanarsi nuovamente evitando di aprire in quel momento il furgone e scaricare gli animali accalappiati. Trascorsi circa quarantacinque minuti, dopo essere ripassato più volte ed essersi allontanato nuovamente nell' attesa e nella speranza, delusa, che  andassimo via, si è fermato e ha scaricato un solo cane. All' origine del comportamento fuggiasco e sospettoso vi è il fatto che quella mattina nel furgoncino dell'accalappiacani, c'erano almeno due cani e non il solo poi scaricato in ambulatorio e operato, ma anche un altro cane, cui era necessario ricucire la ferita, operato la settimana precedente, quando il veterinario che esegue gli interventi si era giustificato, dicendo di non poter operare, perché influenzato.

Altro episodio sconcertante, quello di martedì 18 novembre quando recatici presso l'ambulatorio convenzionato, al fine di chiedere la disponibilità a microchippare un cane e la possibilità di rilevare i dati dell'ultimo intervento effettuato la settimana precedente, siamo stati invitati in malo modo ad accomodarci fuori dal suddetto studio e di rivolgerci alla ASL. Di lì a poco giungeva l'accalappiatore con un cane prelevato in aperta campagna, (se il centro abitato pullula ancora di cani da sterilizzare, che senso ha prelevare cani lontani chilometri rispetto al perimetro urbano?) durante la operazioni di scarico, dal furgone all'ambulatorio, abbiamo chiesto informazioni sulla provenienza e il sesso dell'animale, che nel frattempo veniva introdotto nell'ambulatorio. Quando abbiamo provato ad entrare nello studio per fotografare il cane, ci è stato fisicamente impedito di farlo e siamo stati strattonati dinanzi all'ingresso per essere allontanati. Dopo aver invitato il veterinario titolare dell'ambulatorio a tenere le mani a posto e avendolo avvertitodell'imminente  uscita del comunicato stampa in questione, lo stesso ha mostrato un atteggiamento molto più  educato e propenso al dialogo, atteggiamento tenuto nei nostri riguardi solo in occasione dei primissimi incontri.

Di episodi simili, ce ne sarebbero altri, ma il nostro intento non è certo quello di fare la cronaca di quanto è accaduto in quest' ultimo mese, ma di raccontare quegli episodi più significativi, che danno l'idea di come, tanto nervosismo e un modo di procedere, così poco trasparente lascino spazio a molti interrogativi e dubbi. Dubbi che non possiamo fare a meno di avere perché siamo fermamente convinti che quando si agisce nella legalità, nel rispetto delle norme, delle persone e degli animali, come in questo caso, si agisce alla luce del sole e non si hanno remore nel rendicontare ad altri il frutto del proprio lavoro.

Così come ci indigna chi rispolvera le buone maniere e si mostra propenso al dialogo e alla collaborazione solo dopo essere stato avvertito dell'imminente pubblicazione di comunicati o articoli.

 Non possiamo fare a meno inoltre, di avere qualche perplessità in merito all'improvviso interessamento alla questione di qualche animalista dell' ultim'ora.

Mi riferisco, nel caso specifico, all' intervento su questo portale di un esponente del PD che fa riferimento a fantomatiche "proteste del WWF" e che si è dimostrato indignato per  il ritorno dei cani sul territorio, qualificandolo come abbandono e solidale con le sofferenze di qualche cagna alla quale  si è infettata la ferita.

A tal proposito ci preme fare qualche precisazione:

La reimmissione sul territorio dei randagi dopo la loro sterilizzazione e microchippattura è pratica diffusa , in uso in diversi Comuni e in più regioni, che addirittura la contemplano nelle regolamentazioni regionali in materia.

 Inoltre, se proprio ci si vuole attenere minuziosamente alle norme per difendere il benessere degli animali (?), consigliamo a chi  si è preso la briga di cercare il cavillo legale per strumentalizzare  la questione, di documentarsi su tutte le norme che regolano la materia e di valutare con onestà intellettuale se le condizioni di un cane nel canile, tanto più in quel canile con cui  il Comune di Gioia del Colle ha avuto una convenzione negli ultimi anni, siano più "compatibili con la natura e le caratteristiche etologiche dell'animale", come recita la legge stessa.

Prescindendo dal caso specifico, invitiamo i politici di tutti gli schieramenti ad astenersi da facili  strumentalizzazioni e  a sottolineare quelle criticità sicuramente esistenti nella procedura di  messa in atto della delibera, con l'intento unico di porvi rimedio e non anche di sollevare polveroni politici che poco influiranno poi sulle reali condizioni degli animali cui è rivolto il provvedimento. Quegli stessi animali che prima di diventare oggetto di diatribe politiche, essendo motivo di vanto o di polemica a seconda degli schieramenti, hanno sempre suscitato soltanto indifferenza fra i politici di destra , come di sinistra. Che la questione si affronti, come è giusto che sia, ma che nessuno osi strumentalizzare il nostro operato, i nostri ideali e le nostre passioni. I diritti degli animali e il rispetto dell' ambiente non hanno colore politico.

Siamo pronti ad accettare e a rispettare opinioni e posizioni palesemente agli antipodi rispetto alle nostre, a combatterle, se è il caso, nel rispetto delle leggi e dalla libertà di ognuno di esprimere il proprio pensiero, ma non possiamo far altro che indignarci di fronte a chi si traveste da animalista o ambientalista solo per innescare polemiche politiche senza peraltro apportare nulla buono alla causa!

 E se proprio c'è qualcuno che fatica a prendere sonno nel pensare a quei cani abbandonati e bisognosi di cure, gli facciamo presente che può sempre unirsi a tutti quei cittadini, che nell'anonimato e senza che alcuna legge lo imponga, dedicano tempo e denaro ad alleviare quelle sofferenze.

Concludiamo, ribadendo quanto abbiamo fatto presente più volte e cioè che il cane è un animale domestico, selezionato dall'uomo nel corso dei secoli, impiegato per gli usi le esigenze più disparate e che il randagismo, quindi è  un problema tutto umano, connesso alla cattiva gestione che l'uomo ha fatto di questa sua creatura ma che adesso deve trovare il coraggio di affrontare e risolvere saggiamente. Non può più pretendere di cavarsela con i canili, perché non ce ne saranno mai abbastanza, né con polpette avvelenate, provvedimenti, oltre che illegali e immorali, sicuramente più dispendiosi  di una adeguata gestione, in quanto,  temporanei e nient'affatto risolutivi.

 

WWF GIOIA DEL COLLE - ACQUAVIVA DELLE FONTI - SANTERAMO IN COLLE

Inaugurazione nuova rubrica: Metodologie di studio applicate alla politica

Probabilmente non sarà un nome molto pratico, volendo potrà essere semplificata come M. S. A. P., oppure si potrebbe aprire un poll con eventuali nomi papabili, poi siamo sempre disponibili a modificare il nome...


Dettagli a parte, questa nuovissima rubrica cercherà di facilitare l'apprendimento di complessi meccanismi sociali, economici, politici e geopolitici utilizzando il rinomatissimo metodo del Pitone di Montagna che ha già riscontrato nelle modernissime scuole dotate del sistema TV-teaching e del drugged-lerning ottimi risultati di brain-draining. 
Il meccanismo è molto semplice: ogni nuova nozione non viene spiegata verbalmente dal docente, ma si lascia libero lo studente di comprendere il meccanismo che regola un dato sistema, tramite un videogioco o giochino che lo rappresenti alla perfezione. Con l'esempio che segue, sarà tutto più chiaro...

La lezione numero uno riguarderà appunto con confronto tra l'attuale sistema scolastico ed il nuovo modello proposto. 
Ad un vecchio tipo di scuola fatto di parolai, manualoni datati ed ancora non corretti, si sostituisce quello delle poche parole, perciò nel rispetto di questa prima regola, lascio spazio direttamente al gioco.


Accadde ieri...

A distanza di soli 10 anni, una pietra miliare nella lotta per una politica "pulita" diventa un capitolo di storia da riscrivere.
A distanza di soli 10 giorni, sulle prime pagine viene confermato quello che CritiCAttiva criticava tra parentesi tonde, il Famoso dichiara apertamente che «Mani pulite mise fine a 50 anni di progresso», «Mani pulite colpì il benessere».


 
La fonte dei titoli: Repubblica online ed IlSole24ore.com

Sono state bloccate tutte le nuove edizioni di manuali di storia contemporanea, quelle purtroppo già stampate, sono state ritirate, quelle già vendute sono state dotate di un particolare kit detto "del giovane revisionista" con tanto di adesivo bianco per sostituire le parole secondo il seguente schema:

tangenti           sostituire con              qualche errore
magistrati        sostituire con              terroristi comunisti
legalitià             sostituire con              abuso di potere
Mani Pulite       sostituire con             tentativo di colpo di stato, fallimentare
corruttori          sostituire con             politici che avevano a cuore lo stato italiano

ecc. ecc.

Studiate finchè potete, studiate ed organizzatevi, organizzatevi e resistiamo.

Ad onor del vero...

Non sono un dipietrista e non ho mai guardato con entusiasmo il fenomeno del Di Pietro politico, per me rimane sempre il magistrato di Mani Pulite (un passaggio della storia che, ahimè, rimane ancora troppo oscurato nelle scuole e che la valanga di revisionismo contemporaneo vuole trasformare in un "colpo di stato della magistratura"... ah ah ah....).


Ma questa mattina ho sentito un piccolo brivido, il ridestarsi di quel sopito orgoglio italico che si sveglia solo quando sfoglio i musei. Spero che il video seguente vi possa regalare la stessa scossa.



Terrorismo ed informazione

Molti amano la violenza, in ogni sua forma, per alcuni diventa l'unica legge possibile, sopratutto quando è possibile applicarla senza ripercussioni, magari legali. (Violenza di destra)

Alcuni invece sono stati istruiti sulla via della violenza, hanno "ricevuto l'ordine", anche in questo caso si può alzare manganelli senza ripercussioni. (Violenza di polizia)
Qualcuno invece paga conti troppo salati, per una violenza "comica", quella della satira, delle pene molto più alte dell'esilio televisivo. (Censura violenta)

E' una classificazione che potrbbe durare ancora molto, l'ingegno umano ha ben pochi limiti nell'inventarne nuove forme ed una malsana predispozione a ricorrere alla violenza come primo strumento risolutivo.

CritiCAttiva rimane ovviamente uno spazio Pro-pace, ripudia ogni forma di guerra, avversa il bombardamento mediatico e gli stupri televisivi quotidiani e sostiene chi combatte il progetto di disinformazione e plagio che "gli zar dei media" stanno attuando... anche se queste lotte possono sembrare dei veri e proprio attacchi di terrorismo. A volte sono necessari due schiaffetti per risvegliare le coscienze... ma lascio a voi lo spazio per ogni giudizio. (Clicca QUI per gli altri video, i seguenti sono solo due dei tanti)







Quando la satira supera l'informazione

Mi sento moralmente costretto a condividere una bellissima esperienza che ieri sera ho avuto fissando il mio teleschermo, moralmente perchè trovo più che giusto condividere quella risata amara tipicamente italiana con quanti possano aguzzare occhi, orecchie e intelletto quel tanto per districare la matassa di accuse che "la grande esclusa" della TV italiana è riuscita a lanciare.

Sopratutto spero di fare un favore a chi avesse perso la puntata di AnnoZero di ieri sera :P

Beware: offese pesanti a tutti, sono esonerati: sensibili, carenti di autocritica, permalosi, bugiardi e piduisti.





PD o PDue?

Nel vasto mare del cazzeggio, può capitare di imbattersi in qualcosa di meno sconfortante delle notizie ai telegiornali, può capitare di trovare una battutina, una frase che in un contesto più ampio può persino scuotere alcune delle tue più ferree convinzioni.

Quanti nostalgici avevano perso speranza con l'avvento del Veltronismo e del "Sì, ma anche"?
Ebbene, oggi posso lasciare qualche speranza (effimera, certo) che dimostra che anche in un grande partito demo-cratico esiste chi ancora spera, ragiona e crede: i Dajisti. (Per approfondire l'argomento, clicca http://www.fondazionedaje.com/)





Contro il lodo Alfano (cfr Ghedini)

A scuola spesso si studiavano le forme di governo e le maestre si industriavano nel cercare di spiegare che differenza sussistesse dall'una e dall'altra. Potevano sembrare concetti astratti e complessi per dei bambini, ma la mia cara professoressa mi insegnò con chiarezza in cosa consistesse il ruolo del "monarca assoluto", riportandoci l'etimo delle parole:



Assolùto lat. ABSOLUTUS p. p. di ABSOLVERE sciogliere, liberare (v. Assolvere, Sciogliere). - Libero, Indipendente, ossia prosciolto da vincoli, limitazioni, ecc.


"Ma libero e prosciolto da vincoli di che natura? Ovviamente dalle leggi, qualcuno al di sopra di ogni regola". Questo concetto è bene e chiaro anche ad un ragazzino delle medie, non ho mai creduto di avere un'intelligenza superiore, quindi immagino sia lineare per chiunque abbia raggiunto l'età della logica.

adesso un altro punto:

  • 1994: decreto Biondi (leggasi Previti 1): comunemente noto come "il salva-ladri" votato il giorno in cui, nelle semifinali della Coppa del Mondo, L'Italia sconfiggeva la Bulgaria (quando ancora bisognava nascondere certe cose), favoriva gli arresti domiciliari per i crimini di corruzione e permetteva il ritorno a casa indisturbato di personaggi ospiti dello stato durante "Mani Pulite".
  • Legge sulle rogatorie: per eliminare le prove sulle tangenti ai giudici. Votata in via definitiva il 3 ottobre 2001, grazie anche a colpi di spugni procedurali dei due presidenti delle Camere (Pera e Casini). Il magistrato Bernard Bertossa, procuratore generale di Ginevra, commentò così: “Queste vostre nuove regole sulle rogatorie sono in contrasto con tutti gli accordi tra Stati sulla validità delle prove raccolte all’estero: si tratta chiaramente di disposizioni politiche dirette a far cadere le indagini e i processi più delicati. Ma anche per il futuro, per noi magistrati svizzeri diventerà molto più difficile, anzi praticamente impossibile, continuare a collaborare con l’Italia nelle indagini sulla corruzione, sul riciclaggio dei patrimoni mafiosi e sulle organizzazioni che finanziano il terrorismo. Non resta che sperare in un intervento di Bush sul vostro premier Berlusconi: Osama Bin Laden ha soldi in Italia?” (dal Corriere della sera, 27 Settembre 2001).
  • Legge sul falso in bilancio: per depenalizzare il reato e salvare Berlusconi nel caso All Iberian. Il processo nasce nel 1998: i pubblici ministeri sono convinti che nel conto All Iberian della Fininvest erano nati fondi neri per mezzo di società off shore. Per l’accusa tra il 1989 e il '96 transitò in quel conto un miliardo di euro per operazioni finanziarie illecite, corruzione di magistrati, e finanziamento di partiti tra i quali il Psi di Bettino Craxi. La nuova legge ridusse da sette a quattro anni il termine di prescrizione del reato di falso in bilancio e ne abolì la fattispecie dal codice penale. Già nel febbraio del 2003 caddero le prime accuse, proprio per l’arrivo della prescrizione. Berlusconi fu assolto nel settembre 2005 dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano perché il fatto non costituiva più reato. L’avvocato di Berlusconi Pecorella, riassumendo, disse che era una sentenza attesa perché la legge l’aveva scritta lui. Tale legge sevì a Berlusconi anche in altri processi.
  • Legge Cirami: approvata martedì 5 novembre 2002, per spostare i processi da Milano a Brescia. Secondo la procura della Repubblica di Milano, alcuni magistrati romani (il capo dei gip Renato Squillante, i giudici Vittorio Metta e Filippo Verde) hanno venduto sentenze. A corromperli a suon di miliardi sarebbero stati alcuni imprenditori (Nino Rovelli, Silvio Berlusconi), con la mediazione di alcuni avvocati-faccendieri (Casare Previti, Attilio Pacifico). Le tre sentenze di cui l'accusa trova elementi di prova per sostenere che sarebbero state comprate e vendute sono quella che affida a Rovelli, detto il Clark Gable della Brianza, un megarisarcimento (972 miliardi dello Stato) per chiudere il contenzioso che opponeva la sua Sir all'istituto bancario Imi; quella che blocca l'acquisto del gruppo alimentare Sme da parte di Carlo De Benedetti; quella che fa prevalere Silvio Berlusconi nella guerra per la conquista della Mondadori.
  • Lodo Maccanico-Schifani: riguardante la non procedibilità e la sospensione dei processi in corso per le cinque più alte cariche dello Stato. Approvata il 20 giugno 2003, sospese di fatto il processo SME per il presidente del Consiglio. La legge venne poi dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale il 13 gennaio 2004. I giudici ritennero il Lodo in contrasto con gli articoli 3 e 24 della Costituzione.
  • Legge ex Cirielli: per dimezzare i tempi della prescrizione. Il primo effetto fu di salvare Previti dalla galera. Da molti definita la peggiore delle leggi ad personam, per Luigi Bobbio, allora capogruppo An, servì a “svegliare dal torpore la Magistratura”. Previti fu salvato successivamente anche dai domiciliari grazie al maxi indulto.
  • Legge Pecorella: sull’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento. Eliminò in pratica la funzione della Corte di Cassazione. Servì ad abrogare il processo d’appello Sme-Ariosto.
  • Legge sulle intercettazioni Berlusconi-Nicolò Ghedini-Angelino Alfano: la legge-bavaglio, se per sfortuna del caso una intercettazione giunge in mani sbagliate è compito dell'Autorità Giudiziaria distruggere tutti i dati, evitarne una copia di qualsivoglia natura e la stessa intercettazione non è utilizzabile a fini processuali in quanto non costituisce notizia di reato. La Federazione Europea dei Giornalisti dichiara: "L'assemblea annuale della Federazione europea dei giornalisti condanna il progetto di legge del governo italiano che, con la scusa della privacy, vuole stabile sanzioni penali ... Questa è un'iniziativa che mette il bavaglio ai giornalisti e impedisce ai cittadini di essere informati su temi d'interesse pubblico compresi nelle inchieste giudiziaria".
Ed eccoci a oggi: il Lodo Alfano, un secondo tentativo dopo il Lodo Schifani, ma questa volta
 portato a segno. Il livello di informazione, spero sia tale da non rendermi necessaria una spiegazione approfondita che rischia facilmente di essere bollata come faziosa, per tal motivo cito una fonte a parte wikipedia, che QUI spiega in poco e bene in cosa consiste e QUI parla del processo Berlusconi-Mills.

Rifacciamo 2 conti:

Se la mia logica e la mia cara maestra non mi ingannano:

monarca assoluto= chi possiede tutto il potere governativo ed è privo di limiti legali.

Berlusconi=  Presidente del Consiglio, libero da doveri nei confronti della legge.

Per completare l'equazione manca poco, ad esempio privare i cittadini del diritto di voto... ma un grande passo si è già compiuto impedendo l'indicazione di una preferenza elettorale.

ESSI VIVONO e non hanno bisogno di nascondersi.






A Gioia del Colle è possibile firmare per il referendum contro il Lodo Alfano nella locale sede del PRC in Vico Gelso 4, dalle ore 19,00 in poi.

In Italia si può...



Sarà forse perchè esiste una generazione che ha dimenticato, una che non sa, una che non vuol sapere...
Sarà forse perchè tanto "non è importante"...
Sarà forse perchè "la libertà viene prima di tutto" e tutti siamo liberi di fare quello che ci pare...

O sarà perchè chi governa e guida lo Stato, chi governa e guida le TV, chi governa e guida le forze dell'ordine, chi governa e guida le coscienze collettive, è stato la tessera n° 1816 della loggia massonica P2?

Io, con infantile ingenuità, continuo a sperare ancora che sia solo l'ignoranza a permettere che questo accada, pertanto consiglio alle giovani generazioni di raccogliere almeno le basi, QUI.

Chiaramente eviterò di commentare le dichiarazioni, ma ne valga una per tutte:

 "Avevo molta fiducia in Fini - ha detto Gelli - perché aveva avuto un grande maestro, Giorgio Almirante. Oggi non sono più dello stesso avviso, perché ha cambiato" (fonte Repubblica.it, clicca QUI per l'articolo integrale)

E ricordate.... ESSI VIVONO, ma non hanno neanche bisogno di nascondersi, è questo che preoccupa di più.